| Bisognava pure che m'inventassi una storia, no? Comunque il cancro non c'é e la depressione é solo all'inizio. Ti posso dire che penso, per quel che mi riguarda, che preferirei avere un cancro che certe altre malattie, malgrado tutta la sofferenza che questo comporta. Comunque la fan-fic é per te e Queen. Per Giuly, per Anto, per me, scrivo storie molto più lunghe.
Carmen aveva cercato di riprendere la solita vita, senza fare troppo conto di quello che le aveva detto il medico. Non aveva nulla fisicamente? E allora cosa le impediva di continuare con il suo tran-tran quotidiano, casa, lavoro, computer... Una sera che si sentiva più giù del solito si mise a guardare il dvd di Arena, in fondo si sentiva un po' più legata a quello che ad altri, ne aveva fatto il suo pseudonimo. Ma quella sera, chissà perché, invece di rimontarle il morale, la cosa la fece piangere, cosi', di punto in bianco, di fronte ad una bella inquadratura del suo Simon che cantava. Allora si disse che no, non poteva continuare cosi', era stanca di avere solo un surrogato di vita, voleva provare qualcosa di diverso, qualcosa che cambiasse completamente la sua vita, fosse stato anche solo per un week-end. Cosi', finito il dvd si mise sul computer e sbircio' sul suo forum preferito, per vedere se c'era anche Queen. Se non c'era l'avrebbe cercata su un altro forum, ma ebbe fortuna, anche Queen era connessa. - E' sempre valido il tuo invito? Le chiese, dopo le solite frasi di convenevoli. - Certo. Mi fa piacere che tu ci abbia ripensato per davvero. Quando parti? Chissà perché, ma quella semplice domanda fu il vero "déclic" per Carmen. Partire! Un verbo che solo a pronunciarlo faceva sognare. Partire e dimenticarsi anche se per un breve periodo di tutte le costrizioni a cui era sottoposta, come gli orari di lavoro ad esempio. - Non lo so, passo all'agenzia domani. - Scusa se m'intrometto nel vostro discorso, ma se passi per un'agenzia ti costerà parecchio. Vai sul sito di easyjet e vedi se c'é un posto libero per il week-end che ti sei riproposta. Tanto c'é chi ti aspetta a Parigi, non devi pensare ad alberghi ecc. Purtroppo io ho tutti i week-end presi per parecchio tempo, senno' non mi sarebbe dispiaciuto fare anch'io un salto a Parigi per incontrarvi, te e Queen. fvm1945 aveva letto la loro chat, perché era connessa a sua volta e si era detta che se Carmen andava all'agenzia e che vedeva che era troppo caro, avrebbe rinunciato al suo week-end, oppure lo avrebbe rimandato ad un momento più propizio, cosa che poteva essere controproducente per il suo inizio di depressione. Carmen segui' subito il suo consiglio, e una mezz'ora dopo scriveva a Queen che sarebbe partita quel sabato, se per lei andava bene. - Perfetto! E' un week-end che non lavoro. Ti passo in privato il mio numero di telefono, cosi' mi contatti. Carmen ringrazio' e prenoto' subito il suo volo andata e ritorno. Chissà perché, ma solo all'idea di aver fatto il necessario per partire, si sentiva già risollevata. Il sabato mattina l'aereo arrivo' ad Orly senza alcun ritardo e grazie a tutte le informazioni ricevute Carmen non ebbe alcun problema a prendere l'autobus che la portava a Parigi. Quando scese noto' immediatamente la ragazza che stava aspettando. Aveva visto la sua foto sul forum, non l'aveva mai vista da vicino, ma sapeva che era lei, la cara Queen, c'era come un legame sottile che subito si era tessuto fra le ragazze membre del forum. E anche Queen la riconobbe immediatamente. - Ciao Carmen, sono davvero contenta di vederti in carne e ossa! E poi, se devo essere sincera, fino all'ultimo ho avuto paura che cambiassi idea. Queen l'accolse con il suo dolcissimo sorriso e subito si abbracciarono con affetto. - A dire la verità, avevo un po' paura, non sono mai partita da sola, dovunque sia andata. Pero' sapevo che una volta arrivata non sarei più stata sola, allora mi sono fatta coraggio. - Casa mia non é qui a Parigi, il tuo zaino é pesante? Sarebbe stata una grande perdita di tempo passare prima a casa sua per deporre lo zaino e poi ritornare a Parigi e di tempo non ne avevano molto. - No, solo un po' di effetti personali, non pesa, non mi darà nessun fastidio portarlo in spalla. - Ok, allora adesso andiamo a mangiare un boccone, poi cominceremo la nostra visita dal Grand Palais, mi hai detto che volevi vederla anche tu l'esposizione, no? Carmen annui'. In verità aveva solo voglia di pensare ad altro e già l'atmosfera di Parigi, cosi' diversa da tutto quello che conosceva lei, cosi' bella, con quelle strade cosi' immense, la faceva sentire di buon'umore. Se poi poteva aggiungere qualcosa dei Duran Duran in quella giornata che si prospettava abbastanza piacevole, sarebbe stato davvero il clou della sua gita. Erano cosi' intente a discutere, che non si accorsero dei due loschi individui, che a qualche metro da loro non avevano smesso di guardarle, adocchiando soprattutto le loro borse e lo zaino di Carmen.
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